Quali sono le sfide che l’artigianato deve affrontare per sopravvivere nel mercato odierno? Questa la domanda da cui nasce il progetto europeo arITsan, i cui partner si sono incontrati lo scorso venerdì a Pisa, presso la Camera di Commercio, in occassione del terzo TPM (Transnational Project Meeting), per discutere l’avanzamento e i risultati previsti dal progetto. L’incontro, a cui hanno partecipato i rappresentanti dei sei paesi europei coinvolti (Italia, Romania, Inghilterra, Malta, Portogallo, Polonia e Spagna) è stato inaugurato dal benvenuto di Valter Tamburini, presidente della Camera di Commercio Toscana Nord-Ovest, e arricchito dagli interventi di Elisa Guidi, coordinatrice di Artex e presidentessa di World Craft Council Europe, e di Sabrina Perondi, coordinatrice sindacale di CNA Pisa.
Carla Sabatini, manager di Nkey che si occupa da anni di progetti Erasmus+, nonché membro di presidenza CNA Pisa area cuoio, ha infatti cercato la collaborazione delle esperte per offrire ai partner del progetto preziosi contributi circa l’andamento del settore artigianale italiano e le misure stanziate per salvaguardarne il patrimonio artistico e culturale. ArITsan ha infatti come obiettivo quello di potenziare le capacità ICT e imprenditoriali degli artigiani senior, custodi di antiche tradizioni la cui esistenza viene messa in discussione da un mercato sempre più competitivo e orientato alla digitalizzazione.
Gli interventi di CNA ed Artex si sono concentrati sullo stato attuale dell’artigianato italiano, la figura del Maestro Artigiano, la configurazione della Bottega Scuola e l’illustrazione di pacchetti turistici esperenziali creati per tutelare la figura tradizionale dell’artigiano e scongiurarne la scomparsa: l’incontro è stato dunque tutto orientato a sottolineare l’importanza di custodire il patrimonio artistico e culturale del Paese, che si trova oggi a fronteggiare le minacce poste dai rapidi sviluppi della tecnologia.
Silvia Fergosti e Gianmarco Rossi, responsabili del reparto grafico-informatico di Nkey, hanno poi illustrato il funzionamento del sito web del progetto, visitabile all’indirizzo www.seniorcrafts.org, dove è possibile consultare l’archivio digitale dei profili artigiani e caricare nuovi profili che verranno poi approvati dagli amministratori. Grazie all’archivio è sia possibile tenere viva la memoria di antichi mestieri che, se non sono già estinti, sono a rischio di scomparire, sia promuovere e dare visibilità digitale a realtà artigiane ancora attive.
“Stiamo lavorando ad ArITsan da circa un anno, e in questo tempo abbiamo avuto modo di collaborare con diverse realtà locali, regionali e nazionali. Il supporto della CNA di Pisa è stato fondamentale fin dall’inizio: Barbara Carli, vice-direttrice di CNA Pisa, si è dimostrata fin da subito interessata, offrendo la disponibilità della Confederazione ad ogni step del progetto – commenta Carla Sabatini -. Ringraziamo quindi Barbara e Sabrina per il loro aiuto e supporto, la Camera di Commercio e Valter Tamburini per averci accolto a Pisa, ed Elisa Guidi per aver accettato il nostro invito e per il suo prezioso contributo agli obiettivi del progetto”.
La CNA di Pisa ha dichiarato inoltre di essere disponibile e realizzare un nuovo tavolo di lavoro che coinvolga direttamente il tessuto imprenditoriale e quindi tutti i Maestri Artigiani della provincia.
“Un progetto come ArITsan non può che giovare al settore dell’artigianato italiano – continua Barbara Carli – poiché è in grado di amplificare, concretamente, la situazione problematica che è comune a gran parte degli artigiani europei. Si tratta di indagare le difficoltà degli artigiani senior per poi proporre supporti atti a potenziare le loro capacità imprenditoriali e digitali; in questo senso non possiamo che dare il nostro appoggio ad ArITsan, sempre con l’obiettivo di tutelare quell’eredità artistica che è da sempre pilastro dell’economia italiana e, in generale, europea”.
Nel pomeriggio, la delegazione dei partner di ArITsan si è recata a Livorno per far visita al laboratorio di Fulvio Pacitto, l‘ultimo maestro d’ascia ancora presente sul territorio. Pacitto, che aveva già collaborato coi partner rilasciando un‘intervista che è possibile visualizzare sul sito di ArItsan, ha accolto il gruppo del progetto europeo nel suo workshop, discutendo delle difficoltà a cui la sua attività è andata incontro negli ultimi anni. Quello del maestro d’ascia è un mestiere artigianale con un’antica tradizione alle spalle, già a rischio di estinzione per la crescente popolarità del vetroresina, a discapito del legno, e per la mancanza di un ricambio generazionale consistente.
La giornata si è conclusa dando agli ospiti provenienti da Inghilterra, Malta, Polonia, Portogallo e Spagna un assaggio della cucina tipica livornese, con una cena sociale che ha visto la partecipazione, oltre ai partner di ArITsan, anche di alcuni artigiani del territorio.